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La (difficile) vendemmia 2014, tra pioggia e freddo

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Botrytis_rieslingQuesta del 2014 si presenta come un’annata molto particolare con un’estate che ha visto l’Italia divisa in tre, con il Nord colpito da basse temperature e tanta pioggia, il Centro che nelle ultime settimane ha recuperato in modo significativo e il Sud che ha goduto di giornate più regolari

In molte regioni italiane, il clima mite e l’abbondanza di piogge hanno ribaltato una situazione che negli ultimi anni sembrava diventata strutturale; il gran caldo diffuso lungo tutti i mesi estivi nelle recenti annate aveva spinto a un anticipo dei tempi di raccolta.

Quest’anno, invece, la vendemmia arriva in ritardo; mantenere le uve ancora sulla pianta, sfruttando la coda di caldo tra agosto e settembre, sembra l’unica speranza per completare il ciclo di maturazione dei grappoli.

Ma l’abbondanza di acqua e l’elevata umidità non comportano solo cambiamenti nel calendario di raccolta ma diventano il terreno ideale per favorire l’insorgere di malattie della vite; dopo i primi attacchi di oidio e peronospora in primavera ora l’attenzione è massima sulla “botritis cirenea” la cosiddetta muffa grigia che attacca i grappoli maturi distruggendoli.

In prossimità della vendemmia, aumentando il contenuto zuccherino della bacca e calando l’acidità, si creano condizioni ancora più favorevoli alle malattie
Dalla capacità di contrastare queste malattie dipende, a questo punto, il risultato dell’etichetta 2014.

Ancora più difficile l’annata del vino biologico, un segmento del mercato del vino Made in Italy che, negli ultimi anni (anche grazie alla complicità di condizioni meteo che hanno invece quasi azzerato le malattie nei vigneti e sulle ali della recente regolamentazione comunitaria) ha incontrato un crescente successo.

 

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