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Italian Wine in USA

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L’Italia si riappropria dello scettro di primo Paese esportatore di vino negli Stati Uniti, sia in termini di quantità che di valore.

Ne ha dato notizia l’Italian Wine&Food Institute, che sottolinea l’importanza del risultato, soprattutto a fronte del fatto che nei mesi scorsi avevamo ceduto il primato all’Australia.

L’Italia consolida la sua posizione, con un aumento del 5,5% in quantità e del 9,6% in valore, distanziando nuovamente i concorrenti, primo tra tutti proprio l’Australia.

La quota di mercato del nostro Paese ha raggiunto il 25% in termini di quantità e il 32,6% in termini di valore (22,5% e 13,3% per l’Australia). Nel primo trimestre dell’anno in corso abbiamo esportato complessivamente oltre 615 mila ettolitri di vino, per un valore superiore ai 308 milioni di dollari (erano 583 mila per un valore di 281 milioni di dollari nel primo trimestre 2012).
L’ascesa è stata agevolata dalla notevole diminuzione dell’export di vini sfusi (-7,6% in quantità, -5,8% in valore), a conferma dell’affermazione del made in Italy quale prodotto di qualità. Complessivamente gli Usa hanno importato nel primo trimestre del 2013 2,4 milioni di ettolitri di vino (-3,5%), per un valore pari a 945 milioni di dollari (+8,1%).

Vini trainanti gli spumanti, con Prosecco e “Moscato” in primis.
Per Impact Databank, nel 2012, i top brands sono stati: Martini & Rossi (importato da Bacardi Usa), con 547.000 casse (ma -8,5% sul 2011), seguito da Mionetto (Mionetto Usa), a 382.000 casse (+19,7%); terza posizione per La Marca (Prosecco di E & J Gallo), con 260.000 casse (+108%).

Nel complesso, i marchi migliori hanno venduto 1,6 milioni di casse, in crescita del 17,7% sul 2011.

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