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CS | L’appeal dei vini italiani all’estero si mantiene sempre molto alto

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COMUNICATO STAMPA

L’appeal dei vini italiani all’estero si mantiene sempre molto alto
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Oltre sessanta aziende italiane, quasi trenta buyers e circa 600 incontri programmati: questi i numeri dell’ultima tappa di IWT Peschiera, il wine workshop organizzato da Iron3., che confermano il grande appeal che i vini italiani hanno all’estero.

Iron3, azienda specializzata nell’organizzazione di eventi a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende vitivinicole italiane, ha organizzato l’ultima tappa di “International Wine Traders“, il format di eventi creato per far incontrare domanda ed offerta in un contesto esclusivo.

La due giorni è stata organizzata nella modalità di ‘Incontri d’affari B2B‘ con agenda programmata, il modo più efficace per farsi conoscere dagli operatori esteri; la possibilità di incontrare solo buyers interessati, infatti, permette alle aziende un notevole risparmio sia di tempo che di denaro.

Presso il Parc Hotel & Golf Resort, oltre sessanta aziende provenienti da molte Regioni italiane (Puglia, Sicilia,Sardegna, Piemonte, Veneto,Toscana, Friuli,Abruzzo, Trentino, Marche, Lombardia, Campania ed Emilia Romagna), hanno fornito un ampio mosaico della produzione enologica italiana ai buyers intervenuti per l’occasione.

A Peschiera le aziende hanno incontrato Buyers provenienti da Russia, Turchia, Germania, Danimarca, Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera, Olanda, Belgio, Croazia, Serbia, Slovenia, Bulgaria, Lituania, Ucraina, Repubblica Ceca, Polonia, Sud Africa e Singapore.

I vini italiani continuano ad avere un grande appeal per i mercati esteri, anche per quei mercati competitor, come il Sud Africa, anch’esso paese produttore, che hanno iniziato a chiedere prodotti di qualità alta con fasce di prezzo in rialzo rispetto agli scorsi anni.

Segnali positivi anche dai buyers provenienti da Turchia ed Est Europa, che confermano il trend di ripresa delle importazioni del vino italiano.

Nel 2014 ci sarà un incremento delle esportazioni di vino italiano all’estero” afferma Giacomo Acciai, titolare di Iron3 e project manager. “Solo attraverso azioni mirate di promozione territoriale, e non solo di singoli brand, l’Italia potrà riconquistare i primi posti in quei paesi che negli ultimi anni hanno visto i prodotti Italiani sorpassati da produzioni europee e da competitor come Cile, Argentina e Sud Africa. Fondamentali saranno i programmi finanziati per la promozione nei Paesi Terzi, gli OCM vino, che, ancora ad oggi, non vengono sfruttati a pieno: dei 102 milioni di euro disponibili (71,5 in mano alle Regioni, 30,5 gestiti a livello nazionale), ne sarebbero stati spesi “solo” 85. 16 milioni, dunque, sarebbero rimasti inutilizzati.”.

I fondi OCM per la promozione del vino sono uno strumento importante e potente per i produttori italiani: se sfruttati per la realizzazione di programmi strategici applicati ad azioni mirate diventano, oggi, il vero strumento per il raggiungimento degli obbiettivi.

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