Il Brasile, con una superficie di 8.547.393 kmq, e una popolazione di circa 186.770.562 è il quinto paese al mondo per estensione.
La lingua portoghese,parlata ovunque costituisce il vero fattore di coesione nazionale, viste le dimensioni continentali del paese, la varietà geografica e il suo mosaico etnico che implicano una diversificazione culturale notevole, che si riscontrano da regione a regione.
Il mercato del vino in Brasile, è oramai una realtà, in costante crescita i dati dell’importazione, con l’Italia tra i primi quattro paesi importati con Francia, Argentina e Cile, sia come volumi che come valore di vini importati. In aumento anche il mercato dei vini imbottigliati, con l’Italia che si colloca al terzo posto, come fornitore dietro ad Argentina e Cile, con un +23,5% rispetto al 2010.
L’importazione di spumanti Italiani in Brasile registra nel 2013 un + 86,7 rispetto al 2012, ancora dietro alla Francia.
I maggiori canali di vendita vino in Brasile sono: i negozi specializzati, che si mantengono costanti da anni, gli ipermercati che dal 2006 hanno avuto negli anni un leggero calo, i piccoli negozi, che dopo una lieve flessione nel 2007 si sono allineati, mantenendosi costanti fino ad oggi, e i supermercati che registrano una continua crescita, determinata anche dalle nuove aperture.
Il Brasile del vino sta vivendo un momento positivo e di grande crescita con un interesse sempre maggiore per i vini italian.
Secondo le stime presentate allo scorso Vinitaly il mercato del Brasile, per le specifiche potenzialità, richiede interventi e politiche molto mirate.
Sul mercato operano più di 300 importatori di vino e questo numero continua a crescere, senza contare i buyer GDO e i molti importatori di prodotti alimentari che oggi sono anche importatori di vino. Quasi tutti questi operatori importano vino italiano. Solo i vini di fascia di prezzo molto bassa vanno direttamente in GDO (anche con private labels). Le aziende italiane sul mercato brasiliano sono centinaia ma il problema non è semplicemente quante sono ma la mancanza di stabilità e continuità che aprono prospettive di crescita commerciale.
Con questi numeri, che lasciano aperta l’opportunità di un ulteriore sviluppo positivo, l’Italia viene a essere il quarto esportatore in Brasile, con una quota di mercato a valore del 14%, preceduta da Cile, Argentina e, di poco, dalla Francia.
Nonostante esistano delle effettive difficoltà burocratiche e normative all’ingresso del prodotto vitivinicolo nazionale in Brasile, solo valorizzando la cultura italiana del vino le imprese italiane potranno sviluppare il proprio business, entrando con maggior efficacia in questi importanti mercati.
Per approcciare a questo importante mercato dalle grandi potenzialità, stiamo organizzando il workshop “International Wine Traders” a San Paolo.
L’evento si svolgerà il 6 Agosto nelle sale dell’hotel Melia Jardim Europa; nel salone dedicato, verranno allestite le isole di degustazione dei vini. Le aziende aderenti potranno incontrare gli operatori locali: importatori e distributori, giornalisti, grossisti, dettaglianti (dettaglio specializzato, singolo e organizzato), ristoratori, albergatori, enotecari ed eventuali associazioni enogastronomiche; in un secondo momento anche gli amanti del buon vino (pubblico selezionato).
Maggiori info qui
Ricerca scaricabili e consultabili
- “Il mercato del vino in Brasile”, studio del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia (Aprile 2012) download
- “Vino: big spender e mercati emergenti, andamento della domanda e posizionamento dell’Italia rispetto ai competitor“, di ISMEA (Aprile 2013) download
- Brazile – importazioni di vino 2012 (I numeri del vino)