Il 2013 è stato un anno importante, per noi; lo potremmo definire contemporaneamente anno di consolidamento, della struttura, e di crescita. Abbiamo inserito due nuove figure professionali all’interno di Iron3 e abbiamo allargano le nostre attività.
Abbiamo iniziato l’anno lavorando per RHEX, il nuovo format di manifestazione dedicata alle innovazioni, alle soluzioni e alle tendenze per tutto il mondo della ristorazione e dell’ospitalità, che Rimini Fiera ha proposto per il 2013.
All’interno di RHEX l’area dedicata al vino, DiVino Lounge, è stata gestita in collaborazione con Iron3 e, come per le edizioni passate, durante la manifestazione, sono stati organizzati gli incontri one-to-one tra operatori, italiani ed esteri, e le aziende espositrici.
Abbiamo allargato il tour di “International Wine Traders”, aumentandone le tappe e portandolo fuori dall’Europa, a San Paolo, in Brasile.
Un grande riconoscimento della nostra serietà e della nostra professionalità, ci è arrivato dall’Istituto Regionale Vini ed Oli di Sicilia, che ci ha scelti come partner per l’evento “Marsala Città del Vino 2013″.
“Marsala 2013 – Città Europea del Vino” ha promosso la qualità dei vini e le eccellenze del panorama enogastronomico siciliano proponendosi come evento internazionale nel cuore del Mediterraneo; un evento per far incontrare l’Europa in Sicilia e far conoscere le eccellenze siciliane nel mondo; un salotto dove poter discutere ed approfondire, ma soprattutto fare promozione alla presenza di buyers, giornalisti, gourmet e sommeliers di fama internazionale.
Essere scelti come partner per un evento così importante ci ha riempito di soddisfazione sia professionale che personale.
Come per noi, anche per il vino, ed in particolare per l’Italia, il 2013 è stato un anno impegnativo.
Nel 2013, secondo l’OIV, la produzione mondiale di vino ha registrato un +9% secondo l’OIV, con una produzione globale di circa 281 milioni di ettolitri e l’Italia è tornata ad essere il primo Paese produttore di vino al mondo con i suoi oltre 44 milioni di ettolitri.
Oltre il 40% di queste uve è confluito nei 331 vini a Denominazione di Origine Controllata e nei 59 vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, mentre il 30% è stato destinato ai 118 vini a Indicazione Geografica Tipica riconosciuti in Italia e il restante 30% ai vini da tavola.
Nota dolente ai numeri positivi, il continuo calo dei consumi: secondo un’indagine della Coldiretti si bevono meno di 40 litri all’anno a testa: 22,6 milioni di ettolitri come nel 1861 e contro i 29 milioni degli americani e i 30,2 milioni dei francesi che detenevano (nel 2013) il primato mondiale.
Il vino italiano è più bevuto all’estero che in Italia e viene sempre più riconosciuto come vino di qualità; lo testimonia il fatto che, nel 2013, 3 vini italiani finiscono nella top 20 di Wine Spectator; si tratta del Barolo di Giuseppe Mascarello & Figlio, al sesto posto; del Barolo Albe 2008 di G.D. Vajra al 16esimo e del Chianti Classico Poggerino al 18esimo.
Ma il 2013 è anche l’anno in cui la Cina inizia le indagini anti-dumping sul vino importato dall’Unione Europea, una “ritorsione” alla decisione della Commissione europea di applicare dazi provvisori all’11,8% sui pannelli solari provenienti dalla Cina.
Una situazione che avrebbe potuto rivelarsi drammatica negli effetti perché rischiava di bloccare un trend che negli ultimi tre anni aveva visto quadruplicare le vendite di bottiglie di made in Italy sul mercato asiatico. Nel periodo 2008-2013, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, le esportazioni nazionali in valore nel paese asiatico sono passate da 19 milioni di euro a 77 milioni.