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Vinitaly-bio, valida alternativa?

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Era stato anticipato al termine dell’edizione 2013 di Vinitaly, ed ora Verona Fiere ha ufficializzato il nuovo salone dedicato ai vini biologici certificati: Vinitalybio.

Si terrà per la prima volta nell’ambito del 48° Vinitaly, in programma dal 6 al 9 aprile 2014. Il progetto è nato dall’accordo siglato tra Veronafiere e Federbio, per valorizzare la produzione enologica certificata secondo le norme del regolamento UE n. 203/2012 sulla produzione e l’etichettatura del vino biologico, entrato in vigore il 1° agosto dell’anno scorso.

La vena green di Vinitaly è storia recente: Vivit – Vigne Vignaioli Terroir, il salone dei vini biologici e biodinamici fu inaugurato solo nel 2012.
Vivit, il “salone nel salone”, era uno spazio riservato ad aziende dotate di autocertificazione che attestasse il rispetto del sistema di produzione biologico o biodinamico. La conformità, nel 2013, è stata demandata a Vi.Te. – Vignaioli & Territori, un’associazione di produttori nata per valorizzare e promuovere i vini biologici e biodinamici.

Da quest’anno si cambia, arriva Vinitalybio, marchio di Veronafiere che verrà realizzato in collaborazione con Federbio, che verificherà il rispetto dei requisiti degli espositori italiani ed esteri produttori di vini biologici.

Vinitalybio si configurerà dunque come uno spazio espositivo ben identificato all’interno del padiglione 11, che ospiterà produttori italiani ed esteri. A loro disposizione tavoli d’assaggio organizzati per ospitare gli operatori interessati. Oltre agli stand, all’interno dello spazio dedicato verrà allestita un’enoteca, che metterà in degustazione tutti i vini biologici presenti a Vinitaly, allargando la possibilità di partecipazione a quelle aziende espositrici che oltre ai vini prodotti con metodi convenzionali propongono una linea bio.

Il progetto – spiega Ettore Riello, presidente di Veronafiere – risponde alla logica dell’ente di innovare continuamente i propri prodotti per adeguarli ai cambiamenti del mercato. Vinitalybio è una grande occasione di visibilità per le cantine biologiche italiane che rappresentano il 6,5% del vigneto nazionale con 53.000 ettari coltivati, ponendo l’Italia al secondo posto per estensione a livello mondiale. L’Italia, inoltre, con una quota del 13% rappresenta il terzo esportatore di vini bio negli Stati Uniti”.

Da diversi anni, in contemporanea, o quasi, a Vinitaly, si svolgono due interessanti manifestazioni collaterali e alternative in qualche modo alla grande vetrina veronese, dedicate al mondo dei vini biologici, biodinamici o naturali: ViniVeri a Cerea (VR) e Vinnatur a Villa Favorita (Sarego-VI).

Due manifestazioni oramai consolidate che richiamano ogni anno migliaia di visitatori, sia appassionati che operatori.

Riuscirà Vinitalybio a dare visibilità e voce al vino biologico (certificato) all’interno del tradizionale Vinitaly?

 

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